STATI UNITI + BORA BORA

I nostri novelli sposi partiranno il 2 settembre per un completo tour degli Stati Uniti dell'Ovest:

si inizierà da Los Angeles e dai suoi Punti salienti: Beverly Hills; passeggiata lungo Hollywood Boulevard, con il leggendario Grauman's Chinese Theatre e le impronte dei divi impresse nel cemento; Los Angeles Downtown con il grattacieli del quartiere finanziario e Olvera Street, il nucleo messicano originario della città. Los Angeles, patria di Hollywood, Disneyland e Universal Studios è per i visitatori il centro della spensieratezza: sole tutto l'anno, palme mosse dal vento, stelle del cinema con lussuose residenze sulle colline di Beverly Hills, splendidi musei, architettura d'avanguardia e spiagge per il surf. 

Da li si poroseguirà verso l'interno passando per Palm Springs e il Joshua Tree National Park che non vengono spesso inseriti nei tour più classici: Palm Springs è un famoso luogo di villeggiatura per pensionati abbienti, intellettuali di Hollywood e baby boomers con la nostalgia degli anni '50/'60, quando la comunità era meta di star come Frank Sinatra e Kirk Douglas e dei presidenti Truman, Eisenhower e Kennedy. A quell'epoca risalgono le architetture futuribili come Tramway Gas Station o Coachella Savings and Loans. L'atmosfera è rilassata come in un'isola greca. Passatempi preferiti dei residenti/villeggianti: golf, tennis, abbronzarsi in piscina e lo shopping nel Desert Hills Outlet, con 130 negozi di grandi firme. Si attraversa il deserto Mojave punteggiato di Joshua Tree (una varietà di yucca), tra canyon, alture, mesas, dune, coni di cenere vulcanica e, nella brevissima primavera, distese di fiori selvatici: un'oasi di solitudine tra le metropoli. Proseguimento per Laughlin. Nell'estrema punta meridionale del Nevada, Laughlin è un celebre centro di gioco d'azzardo, il terzo degli USA dopo Las Vegas e Reno, con una decina di grandi casinò allineati sulle rive del fiume Colorado. 

Dal giorno successivo si darà il via alla visita dei grandi parchi cominciando col Grand Canyon: Si segue parte della storica Route 66, passando le cittadine di Kingman e Seligman, prima di entrare nella Kaibab National Forest, una estesa foresta di pini Ponderosa, abeti Douglas, aspen e ginepri, che arriva fino al bordo del Grand Canyon. Il Grand Canyon è l'esempio più spettacolare e grandioso di erosione fluviale, un incredibile abisso scavato dal fiume Colorado, profondo circa 1500 m, lungo 450 km e largo 16 km. Nei suoi strati è esposta la storia geologica degli ultimi due miliardi di anni, un panorama maestoso, con rocce che cambiano colore a seconda del momento della giornata e scenari diversi che offrono emozioni indelebili. È Patrimonio dell'Umanità UNESCO. Passeggiata lungo il bordo del Grand Canyon. Proseguimento per Cameron. Cameron è un paesino di nemmeno mille abitanti in terra navajo. Si trova al termine della Arizona State Route 64, che collega questa località al parco nazionale del Grand Canyon, che dista circa 80 km. 

Partenza per Antelope Canyon. A pochi chilometri da Page si trova questo suggestivo slot canyon - una stretta spaccatura nella roccia - modellato dal passaggio dell'acqua in forme fantastiche. Il canyon si divide in due parti: Upper Antelope Canyon di facile accesso e Lower Antelope Canyon attrezzato con scalette. Gli scorci sono pittoreschi in entrambi; gli effetti di luce cambiano a seconda dell'ora e della stagione. Visita dell'Upper Canyon. Proseguimento per Monument Valley. Monument Valley è forse il panorama più famoso del Far West. I torrioni di arenaria rossa che si innalzano nel deserto hanno fatto da sfondo a innumerevoli film, primo tra tutti il leggendario Ombre Rosse (1939). Il parco è in territorio Navajo al confine tra Utah e Arizona. Sosta sulla terrazza panoramica del visitor center per una grandiosa vista d'insieme. La strada si snoda in un territorio primordiale di rocce, dune pietrificate, strani massi come il sombrero di pietra che dà il nome al paese di Mexican Hat e i tortuosi meandri scavati dal fiume San Juan. Si raggiunge Dead Horse Point, il punto panoramico più spettacolare, con vista mozzafiato su una enorme distesa di canyon e sui meandri del fiume Colorado. Arrivo a Moab. Moab è un paesino nel cuore della regione dei Canyon, punto di partenza per esplorare i parchi di Arches e Canyonlands. 

Visita quindi dell'Arches National Park. La roccia di arenaria rosso-arancione formatasi 150 milioni di anni fa in quello che oggi è Arches National Park è stata modellata dal vento e dall'acqua in incredibili archi, guglie e sottili pareti verticali.


Il giorno seguente visita di Bryce Canyon National Park. Bryce Canyon non è in realtà un canyon, ma un grandioso anfiteatro di guglie, archi e pinnacoli in colori fiammeggianti e modellati da pioggia e gelo in forme bizzarre, in uno scenario montano assai suggestivo. Proseguimento per St George. St George è una cittadina fondata dai mormoni, tutt'ora molto tradizionale, e porta d'accesso ai parchi più spettacolari del West. Sosta fotografica a Valley of Fire State Park. A 50 km da Las Vegas la Valley of the Fire è uno dei luoghi più fotogenici del Sudovest, uno strabiliante paesaggio in cui domina il colore rosso di dune pietrificate, dirupi e massi dalle forme curiose. Arrivo a Las Vegas. Las Vegas è una città indescrivibile, che brilla nel deserto con hotel fantasmagorici e ogni genere di spettacoli e intrattenimento; un luogo (o nonluogo) senza confronti al mondo. 

Si torna verso la California con la Visita panoramica di Death Valley. A Death Valley si vede la terra com’era nelle ere primordiali; le condizioni ambientali in estate sono estreme e infatti i punti panoramici hanno nomi come Funeral Mountains, Furnace Creek, Dante's View, Coffin Peak e Devil's Golf Course. Visita del piccolo Museo del borace, ospitato nella camerata dei minatori del 1883; all'esterno alcune diligenze dell'epoca dei pionieri. Quando la temperatura supera i 35°- 40°C, attraversare la Death Valley diventa rischioso e si prende una strada alternativa. Lo stesso vale anche in caso di alluvioni improvvise, possibili nei mesi di maggio e giugno. Proseguimento per Bakersfield. Nella piatta e incolore valle centrale, Bakersfield è sorprendentemente una delle città più vivaci degli USA per la scena musicale, grazie all'originale "Bakersfield Sound"; nei fine settimana i numerosi honky-tonk bar traboccano di avventori.

Si attraversa la valle centrale della California, una delle regioni agricole più produttive al mondo. Si entra nella Sierra Nevada, con cambio di clima e di panorama, tra foreste e valli profonde. Visita di Yosemite National Park. Il paesaggio di Yosemite Valley, modellato da ghiacciai preistorici, è uno dei più notevoli scenari montani al mondo. È Patrimonio dell'Umanità UNESCO. Nel giro panoramico si ammirano la cupola di Half Dome, la parete verticale di El Capitan, le foreste e le cascate. Si lascia la Sierra Nevada attraversando la regione che nel 1849 fu protagonista della Corsa all'oro. Arrivo in serata a Westley.

Partenza per San Francisco. All'arrivo visita panoramica della città. San Francisco è inconfondibile per le strade che si inerpicano con pendenze da ottovolante sui suoi sette colli e per i ponti scenografici che la collegano alla terraferma, primo fra tutti il Golden Gate. Affascinante e diversa, ha indiscussa fama di città liberal e colta in un'America spesso molto conservatrice. Punti salienti della visita: Union Square, Chinatown, Fisherman's Wharf, da cui si vede l'isola di Alcatraz, con il famoso penitenziario, Golden Gate Bridge e Sausalito.

Partenza per Monterey. Si segue uno dei più spettacolari tratti di costa di tutta l'America, passando località celebri come Monterey, Carmel e Big Sur. Monterey è famosa per il Fisherman's Wharf, vecchio molo di pescherecci e per Cannery Row, la via delle fabbriche per l'inscatolamento del pesce, oggi trasformate in ristoranti, boutique e gallerie d'arte. Visita panoramica. Si percorre 17-Mile Drive, una tortuosa strada panoramica privata che passa i lussuosi country club di Pebble Beach e il famoso Lone Cypress, un albero arroccato su uno scoglio, forse il punto più fotografato della zona. Sosta fotografica a Carmel. Su un declivio roccioso che scende dolcemente su una spiaggia di sabbia soffice e bianca, Carmel è per i californiani quello che gli Hamptons sono per i newyorchesi: il luogo della vacanza chic, con ville eleganti, boutique, campi da golf. Anni fa ebbe come sindaco Clint Eastwood. Proseguimento per Santa Maria.

Si prosegue verso sud attraverso la bella regione di vigneti di Santa Ynez. Tappa a Santa Barbara, Adagiata sulle colline che digradano dolcemente verso l'oceano, Santa Barbara è una bella città di mare con un'atmosfera da colonia spagnola; Stearns Wharf, il vecchio molo (1872) con ristoranti e il mercato del pesce, è al centro di una lunga distesa di spiagge e palme. Proseguimento per Santa Monica. Santa Monica si affaccia sull'oceano da una scogliera a picco bordata di palme, da cui scendono sentieri che portano alla grandissima spiaggia, regno dei surfisti e degli appassionati di jogging, abbronzatura, skateboard, bicicletta e yoga. L'area pedonale di Third Street Promenade concentra negozi, ristoranti e bar. Qui termina la celeberrima Route 66. Sosta e tempo libero. Arrivo in serata a Los Angeles. 

Il giorno successivo si partirà con un  lungo volo di collegamento per la Polinesia Francese e, dopo una breve tappa di appoggio a Papeete, la nostra coppia soggiornerà per 6 notti presso lo splendido Resort Sofitel Private Island dove alloggeranno in una meravigliosa camera vista oceano.

Un volo di rientro di ben 2 giorni li riporterà alla realtà, ma con nel cuore tante meravigliose esperienze.