"Dios, Patria, Libertad”: sono queste le tre parole ricamate sulla bandiera della Repubblica Dominicana, Paese situato nei due terzi orientali della splendida Hispaniola, la seconda isola caraibica più grande delle Antille, dopo Cuba. La parte restante è, invece, della Repubblica di Haiti. Questa divisione rispecchia la spartizione politica del 1844, quando l’isola venne colonizzata a ovest dai Francesi e a est dagli Spagnoli. A predominare sul paesaggio due colori: l’azzurro cristallino delle acque limpide del Mar dei Caraibi e il verde della rigogliosa flora esotica che cresce sulle imponenti catene montuose dell’isola e lungo i fiumi che formano spettacolari cascate. Le aree pianeggianti del Paese sono racchiuse tra le catene montuose settentrionali e la costa sudorientale, dove sorge la capitale Santo Domingo e dove si trovano le lunghe spiagge di sabbia bianchissima che rappresentano la maggiore attrattiva turistica del Paese. Ma, allontanandosi dalla costa, attraversando le grandi piantagioni dove si coltivano canna da zucchero, cacao, caffè e tabacco, c’è un’isola tutta da scoprire, fatta di interminabili foreste di mangrovie (sono ben nove i parchi nazionali, di cui uno sottomarino), baie nascoste, spiagge da sogno (dove si possono assistere ai rituali d’amore delle megattere) e una movida notturna frizzante e in continua evoluzione
Quando vi giunse Cristoforo Colombo, gli abitanti del luogo - i Tainos - vivevano di caccia, pesca, agricoltura e coltivazione di tabacco (tuttoggi, la Repubblica Dominicana produce due terzi della quantità mondiale di sigari pregiati) e chiamavano l’isola “Madre di tutte le terre”, forse proprio per la sua abbondanza di meraviglie.
Sulla costa sud-orientale, Bayahibe è un piccolo villaggio di pescatori all’interno del Parque Nacional del Este, riserva naturale che si estende per circa 300 km² e che ospita oltre 500 specie di piante e fiori e 300 di uccelli, tra cui la specie endemica dell'area caraibica - il picchio di Hispaniola -, tartarughe marine, lamantini, iguane rinoceronte e moltissime farfalle. Ricca di negozietti e locali caratteristici, Bayahibe è anche punto di partenza per escursioni quotidiane verso le splendide isole Saona e Catalina, veri e propri santuari naturali, da non perdere.
A sole due ore da Bayahibe, la capitale Santo Domingo è stata la prima città fondata nelle Americhe, tanto che nella sua parte coloniale è possibile vedere la prima strada, la prima università, il primo ospedale e la prima cattedrale costruiti nel Nuovo Continente dai conquistadores spagnoli. Una città rifiorita in cui non mancano attività ed eventi e che resta una delle mete più apprezzate dai turisti di tutto il mondo.